Che fine ha fatto la Neve?
Gianluca Morozzi

C he fine ha fatto la Neve? Questo è il grande mistero che avvolge la vita di Vilo, bibliotecario che per sbarcare il lunario scioglie il papillon dal colletto per vestire i panni del detective un pò a modo suo a caccia di soluzioni in intricate storie che spesso sono davvero paradossali.

Che fina ha fasto la Neve? è un grande baule che come una matrioska, conserva storie che si legano l’una all’altra; da consumare di filato.

Sfoderando tutte le migliori capacità di scrittore, Gianluca Morozzi, anche conduttore radiofonico e fumettista, ha confezionato una sublime antologia di racconti che magistralmente varcano i confini della fantasia letteraria di qualità. In questo romanzo si mescolando magnificamente il thriller col romantico, il fantastico si abbraccia con il genere horror formando un pittoresco ed unico sublime genere letterario.

Nonostante le contaminazioni dei maestri di genere, come Stephen King ed Edgar Allan Poe, tanto per citarne qualcuno, siano tangibili, Gianluca Morozzi riesce ancora una volta ad essere inedito, geniale e brillante.

Tre magnifiche storie che al loro interno ne conservano tante altre: magia, mistero, paura e adrenalina vengono rilasciate lentamente regalando una lettura sempre piacevole e mai scontata.

Donne.
Le vere protagoniste di Che fine Ha fatto la Neve? sono le donne. Dalla bellissima Zelda Versalico, passando per “Prisma” e non di meno con “l’eliminatore” il mondo di Vito Vulcano è contornato da personaggi femminili enigmatici, misteriosi che, per un verso o per un altro sono sempre quel giro di giostra da cui nessuno vorrebbe scendere. Non da meno lo sono i personaggi maschili, come l’Orrido, suo fedele amico o Ringo, barista che tiene sempre la serranda mezza abbassata.

Ed è grazie a questi personaggi che l’autore arrota le lame, le affila per arricchire di irriverente sagacia e simpatica ironia tutti gli intrighi di queste straordinarie storie.

Con un linguaggio sciolto e senza freni inibitori, il romanzo si dipana in tre capitoli.

Prisma: la bellissima Zelda ingaggia Vito Vulcano con la speranza che possa fare chiarezza sulla morte del fratello Ludovico, apparentemente vittima di un gioco di prestigio finito male.

Picco Scuro: il secondo capitolo si sposta in questa fantasiosa località colpita da misteriosi sparizioni, in particolare quella della tredicenne Cristina Vannucci. Adolescente di cui si sono perse le tracce il giorno in cui scese dalla corriera, attraversò il bosco ma non arrivò mai a casa.

Neve in cantina: l’ultimo capitolo è un viaggio nel tempo. Un salto a quando Vilo aveva sette anni e Neve, amica del cuore, sparisce misteriosamente. Praticamente inghiottita dalla cantina dove i due bambini stavano giocando, Cristina lascia dietro di se: Vilo ferito e una scia di oscuri dubbi.

Che fine ha fatto la Neve? Attraversa i portici bolognesi, spazia tra l’antico quadrilatero medievale fino al celato vicolo Betelemme dove a sede la Boutique del mistero. Luogo cardine di questo romanzo originale che intraprende strade inaspettate che sanno divertire ed entusiasmare anche quando è pungente, anche quando si esprime senza censure ed è capace di impaurire tanto quanto basta per essere un eccellente libro di cui davvero non se ne ha mai abbastanza.

Buona lettura!

TEA Edizioni

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