Il sangue di Giuda
Gabriele Cantella
C on una mano ad imprimere un fazzoletto imbevuto di cloroformio sul volto della vittima e l’altra pronta a sferzare il colpo mortale, un misterioso assassino mediante una serie di delitti macchia la settimana Santa della cittadina siciliana, Gela.
Ciò che salta subito all’occhio attento dell’investigatore privato Giovanni Alma sono gli oggetti che l’assassino ha lasciato accanto al cadavere. I segni sono evidenti, il modus operandi sembra non lasciare spazio ad altri fraintendimenti, eppure l’ispettore Calogero Smecca, non è d’accordo.
In un conflitto suggellato da vecchi dissapori e, complice l’assente stima reciproca, i due si fronteggiano a colpi di intuizioni e arroganza fino all’epilogo di una storia misteriosa e controversa.
Il sangue di Giuda è un thriller che affascina sin dalle prime battute. E ci riesce non soltanto perché la storia non manca di momenti di pura suspence, ma perché gli elementi che la compongono sono stati creati con cura e profonda conoscenza.
I dialoghi, spesso divertenti e sarcastici, dissacrano gli ambienti e i luoghi in cui si viene introdotti piano piano senza mai per questo distrarre il lettore.
Sapendo dosare le energie religiose e le credenze popolari, Gabriele Cantella ha mescolato l’essenza “gelese” col folklore, con gli usi e i costumi ottenendo un gioco di potere tra il sacro e il profano che dona ritmo e stimola curiosità. Tra mito e realtà l’autore inserisce temi scottanti che, seppur affrontati eccellentemente, non si ergono a verità assolute ma piuttosto si dibattono con passione fino alla soluzione del caso.
È palese la padronanza posseduta da Gabriele Cantella del punto cardine di questa storia con interrogativi che accompagnano il lettore fino alla soluzione del caso. Egli ha così intessuto un intreccio di situazioni che sanno efficacemente porsi nei momenti giusti con quesiti interessanti.
Tutti i personaggi sono presentati con una caratteristica “talmente siciliana” che tutti appaiono unici teatranti di un luogo magico e antico. Gela: cittadina dove ci si conosce quasi tutti, dove tra un pettegolezzo e la pioggia che sembra non voler smettere, c’e un potenziale seme Iscariota che fiorisce.
Il sangue di Giuda è un noir, un gotico che risale prepotente le vene e arriva laddove spesso si ha paura di arrivare, perché alcune domande sono davvero scomode.
Buona lettura!