Lo hijab mancante
Roberto Pegorini
L' amore tra due adolescenti di religione diversa è ostacolato dall’antica faida delle due famiglie che non accenna a sferzarsi fino al tragico epilogo. Il caso approda tra le mani dell’ispettore Valerio Giusti che, accorso sulla scena del delitto si fa carico dell’indagine fino alla fine senza mai risparmiarsi.
“Valerio ama quando Milano si sveglia e le tapparelle si alzano pigre come occhi che si aprono, assonnati. E uno spettacolo per pochi; per chi sa prendersi cinque minuti privi di frenesia, senza pensare a cosa lo attenderà. È quell'attimo in cui la città inizia a prendere vita; l'unico attimo in cui Milano si libera dalle catene invisibili dei suoi abitanti e non si fa condizionare dall'ansia che da lì a poco se ne impossesserà”
Roberto Pegorini, giornalista “della nera” e scrittore noir conosce così bene gli ambienti raccontati in questa storia che riesce a portare il lettore in maniera magistrale in ogni luogo estraniandolo dalla realtà.
La trama, fitta e ricca di intrecci apparentemente semplici da dipanare, evolve continuamente spostando verso la luce risvolti inaspettati.
La squadra di Giusti, sempre messa alla prova, lavora incessantemente alla ricerca della verità ma, cosa ancora più difficile un pò per tutti, è mantenere l’equilibrio che a tratti diventa instabile a causa dagli eventi della vita privata.
“Giulia osserva Giusti: le sembra invecchiato di dieci anni in una notte. Gli appoggia una mano sul braccio. Vorrebbe non vederlo macerarsi in quel modo nei sensi di colpa, anche se comprende che non è possibile. Valerio è solito prendersi responsabilità che non gli spettano, figurarsi in una tragedia come quella che ha dovuto affrontare. E, per quanto se lo possa immaginare già maturo fin da ragazzo, non esiste un veliero così solido da uscire da una tempesta come quella che le ha appena confidato con l'albero maestro intatto”.
Tra segreti, rancori e violenza, Roberto Pegorini ci regala una storia che non è solo un racconto noir, ma bensì una testimonianza di come l’amore è un sentimento umanamente possibile rispetto all’odio che necessita di inutili sforzi.
“Lui non guarda in faccia nessuno, non divide le persone in buone o cattive. Non si ferma mai, alla perenne ricerca di come essere un appoggio per il prossimo senza giudicare. Da lui hanno trovato accoglienza tossici, prostitute, alcolizzati, senzatetto, clandestini e pure qualcuno che aveva la fedina penale non proprio immacolata. Non ha mai chiesto nulla del loro passato, ha sempre pensato a come migliorare il loro futuro. E la sua missione, il suo credo”.
Lo hijab mancante parla, respira e vive per le integrazioni razziali, per i diritti delle donne e di tutti i generi. Attraverso questa storia che, sono certo amerete, si ha la possibilità di entrare in una parte del mondo di Roberto scoprendo i valori con cui è cresciuto e che di certo sono una parte giusta di questo mondo difficile.