Molto livore per nulla
Andrea Ferrari
Spesso per conoscere a fondo una città ci si affida a sapienti accompagnatori o a guide elettroniche che conoscono ogni anfratto dell’infinito labirinto che sono le grandi città. Milano, però, ne ha uno d’eccezione: Andrea Ferrari.
Egli però non è né una guida, né un Cicerone, né un appassionato che, accuratamente, racconta una grande città intrisa di storia, modernità e lati oscuri. Andrea ci porta a spasso per le anse intestinali (così come le chiama lui) di una città che conosce nel suo profondo animo, nelle sue centomila sfaccettature, come paillettes che danzano sotto le luci delle insegne accattivanti ma che soffrono anche delle molte ombre come quelle proiettate dai grattacieli meneghini.
Dalla Norvegia all’Italia in un susseguirsi di dettagliati ed incalzanti voli d’angelo metropolitani, ci porta nelle vite dei clienti del suo investigatore Andrea Brandelli intento a salvare i suoi sentimenti, il suo socio-amico, la sua città ma anche se stesso. Il capoluogo lombardo farà da sfondo a pedinamenti, scorci inediti nascosti, gelosia e tantissimo rispetto, spesso mal celato, per quella che rimane il suo più grande amore: Milano.
Impossibile, alla fine, non amarla come lui.
Davide Borzì
Buona lettura!