Tutti mentono
Tosini & Bonet
D ue tragici accadimenti distanti dodici anni l’uno dall’altro terranno sotto scacco l’ex poliziotto John Barone fino alla risoluzione di un caso che dietro di se in realtà, non si porta soltanto il peso di un altro omicidio, ma anche una caterva di menzogne e scomode verità inimmaginabili che hanno stravolto più di una vita.
“L'ispettore capo John Barone era intento a osservare il cadavere attraverso il vetro del finestrino dell'auto e il fumo della sua sigaretta. Il proiettile aveva prodotto un piccolo foro, dai margini sfrangiati, all'altezza della tempia sinistra dell'uomo. Intorno al foro erano riconoscibili gli aloni di ustione e affumicatura, nel loro tipico colore giallo-brunastro. «Gran brutta storia.»”
RTosini e Bonet hanno scritto una storia squisitamente contorta dalle caratteristiche un pò vecchia scuola che ala fine vince sempre. Una scelta questa, capace di mantenere costantemente tutti i personaggi sul filo del rasoio.
Ancora una volta è Milano. Milano la città che tra albe spettacolari e calure estive a cui sembra non poter mai sfuggire, resta la protagonista di un giallo ideato e realizzato con tutti i crismi. I personaggi sono perfetti; da quello che fanno a ciò che dicono… cosa pensano! si muovono come pedine di un gioco che sa confondere, sa inabissarsi per poi, inaspettatamente, risolversi rilasciando estasi.
Capaci di emozionare il lettore, gli autori snocciolano come un rosario la maglia di una storia che nei suoi nodi nasconde intrecci che spesso le cronache della vita reale ci raccontano. Solitudine, difficoltà relazionali, sostentamento personale, adolescenza, pregiudizi e abuso di potere.
Tutti mentono è un romanzo che sa tenere incollato il lettore, perché ogni tratto di queste vicende possiede il potere di instillare dubbi profondi.
Alla fine, non sarà importante sapere chi ha fatto cosa, ma quanto si è disposti a fare pur di salvarsi.