Chiodi
Antonio Schiena

Marco Torre è un bambino che preferisce vivere nell’ombra, perché sa, che spostarsi nella luce è pericoloso. Eppure, nonostante tutto, un giorno decide di provarci. Marco, si proprio lui, bambino la cui madre, donna che cerca il riscatto di una vita priva di emozioni nelle continue avventure amorose, non riesce a confortarlo e ad amarlo come lui si aspetta. Ancora Marco, che ha sostituito il padre con l’unica cosa che gli ha lasciato: un pinocchio a grandezza naturale privato di un braccio. Marco bambino che nonostante sia emarginato va bene a scuola. È lui, sempre lui che ripone fiducia nell’unico amico che ha: il suo compagno di banco. È Marco che anche se non ci crede fino in fondo se la vedrà con l’Avvinto.

Il custode vive in gabbia. L’unica compagnia che si concede è il suo cane Robinson. I suoi tanti libri sono il conforto, una stanza… e il suo mondo è tutto lì. Vive nel buio profondo di un ricordo, passeggia tra le lapidi cosciente che vive una vita che non ha potuto respirare davvero. È protetto dal cancello del cimitero. Cancello che ogni tanto viene valicato da chi in maniera pericolosa accetta la sfida. L’occasione per guardare in faccia le proprie paure e diventare grande.

Il rito di iniziazione che abita ormai da tempo immemore in questo luogo (si dice da almeno otto generazioni), prevede che ci si avventuri di notte nel “Bello” (il cimitero del paese) per fronteggiare e sconfiggere con una risata il leggendario Avvinto; egli stesso vittima della morte molti anni prima. Diventare grandi, quindi dipende dal successo di questa impresa.

In fondo è qualcosa di facile no?

Riportato alla luce dopo essere stato custodito in un vecchio quaderno per anni, Chiodi è una favola malinconica che come una Matrioska custodisce tante piccole cronache. Aprendola ci si immerge in micro bolle sociali legate magistralmente tra loro da vicende che sono uno spaccato di vita reale, tangibile. Antonio Schiena adotta un metodo di narrazione infallibile, scrive senza creare equivoci, va dritto al punto e senza mezzi termini affronta temi delicatissimi emozionando il lettore.

Chiodi è un insieme di vite appese a un filo. Filo che spesso durante la narrazione è minacciato dall’omertà. Reciso dalla paura, dall’arroganza, dal bullismo e dalla solitudine.

Come fanno i libri ad avere tanto potere? È questa infatti la domanda con cui in maniera geniale l’autore si rivolge al lettore mettendo in primo piano il valore dei libri nelle giovani vite che affolleranno il futuro e, nel frattempo suggerire l’antidoto da somministrare alla società per combattere l’odio, sentimento che adombra come una cappa tutta l’adolescenza di ogni Marco nel mondo.

Chiodi, non ha l’onere di insegnare qualcosa, ma il suo cuore è potente. Affronta in maniera audace l’adolescenza, espone la risposta degli adulti alla loro crescita e formazione parlando anche delle loro responsabilità, donando infine al lettore una trama misteriosa che incuriosisce e fa riflettere. In questo romanzo non ci sono risposte ne tanto meno soluzioni, vi sono specchi per confrontarsi.

Chiodi di Antonio Schiena è un romanzo che amerete.


Buona lettura!


Fazi Editore

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