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Il ritrovamento casuale di un cadavere in riva al mare sarà il bisturi che riaprirà ferite mai davvero rimarginate in alcuni personaggi. Le conseguenze saranno una serie di eventi concatenati che daranno vita a un susseguirsi di accadimenti tragici, drammatici e inaspettati, fino a culminare in un magistrale colpo di scena.
Il romanzo si apre al lettore nel modo più classico per il genere, ma avanza affilando con bramosia le sue lame narrative.
La storia è tagliente, non si risparmia in nulla. È crudele, reale e vivida a tal punto da suscitare una forte suggestione emotiva.
I protagonisti si intrecciano e si allontanano, muovendosi tra le sfumature della realtà e il confine in cui iniziano gli incubi, le visioni e dove la paura diventa l’unico elemento respirabile.
Buona lettura!
Anna si risveglia da un torpore che l’ha resa stanca, affaticata. Mentre gli effetti dell’anestetico svaniscono, il freddo la avvolge lentamente, rivelandole non solo la sua nudità, ma anche l’orrore di trovarsi inspiegabilmente in una gabbia dentro un capannone. È vulnerabile, confusa, arrabbiata e circondata da altre persone nella sua stessa condizione, di cui non sa nulla.
Piegarsi? Combattere? Difendersi… scappare? E come?
Un romanzo che, pagina dopo pagina, scandisce impietosamente tutta la crudeltà di cui l’essere umano è capace, sia come vittima che come carnefice. Una storia raccontata senza mezzi termini, con un linguaggio crudo, senza censure, che prende a pugni lo stomaco, confonde la mente e terrorizza.
Buona lettura!
Un ritmo incalzante che corre a perdifiato attraverso una matassa di eventi intrecciati, apparentemente impossibili da sciogliere. Più si va avanti, più le nubi sembrano addensarsi, senza alcuna intenzione di diradarsi. Ma, come spesso accade, tutto può succedere.
Questo romanzo vive di un’atmosfera mozzafiato, crea dipendenza e fa dubitare di ogni personaggio, perfino delle stesse vittime. Ogni capitolo è una tessera di un puzzle che sembra non voler combaciare, fino a quando la verità non si insinua tra le pagine, svelandosi con brutale precisione.
Il colpo di scena finale esplode come l’ultimo scoppio di un petardo potente, lasciando il lettore senza fiato, travolto da una rivelazione che ribalta ogni certezza.
Buona lettura!
Roccasa è un mistero, ma è anche un luogo. Un posto in cui aleggiano, senza pudore, paure, omertà, violenza e un segreto trascinante che, temuto da tutti, si insinua nei sussurri e nei bisbigli sulle bocche degli abitanti del paese. Tra le vicende emozionanti di ogni personaggio, il lettore viene condotto in un viaggio che scava nelle più profonde debolezze e risolutezze umane, rivelando l’anima nuda di chi abita quel mondo.
Consolazione è un’ampolla da cui le atmosfere escono, pesanti e avvolgenti, trascinando il lettore in una spirale di inquietudine e fascino. Ma Consolazione è anche un cassetto che custodisce una storia fatta di tante altre storie arcane, che si dipanano tra folklore popolare, credenze religiose e accadimenti così crudi da prosciugare anche gli stomaci più forti.
Questo libro diventerà parte di voi, proprio come le favole che, da bambini, invadevano la vostra stanza e restavano lì, sospese nell’aria, fino al sorgere del sole.
Stupendo. Un libro stupendo.
Buona lettura!
Due barattoli colmi di racconti noir, dall’aspetto elegante ma dal risvolto macabro, con un’anima grottesca e una voce narrativa sorprendentemente geniale. Ogni storia è un’ombra che si allunga su situazioni inaspettate, al limite dell’assurdo, trascinando il lettore in un gioco sottile tra ironia e inquietudine.
Dal primo all’ultimo racconto, questa raccolta si rivela una lettura irresistibile, capace di stupire e affascinare con il suo intreccio di oscurità e genialità.
Da consumare preferibilmente dietro prescrizione del vostro libraio di fiducia… ma senza moderazione.
Buona lettura!
Quanto può essere bello un racconto? Certo, dipende da molti fattori. Ma in questo caso, l’elemento fondamentale e inequivocabile è la capacità che questa storia ha avuto di tenermi sospeso in una bolla d’ansia, dal sabato fino a qualche momento fa.
“Per i buoni sentimenti rivolgetevi altrove” è un libro che vi respira sul collo mentre lo leggete. Ha il potere di scuotervi, di farvi arrabbiare, di insinuarsi nella vostra mente come se la storia vi appartenesse. È un viaggio oscuro, senza filtri, che spinge il lettore a guardare oltre la superficie delle cose.
Roberto Carboni è un genio che, al posto della lampada, impugna una penna carica di intuizioni argute, intrecci sagaci e riflessioni profonde. La sua scrittura non fa sconti, non cerca compromessi: colpisce dritto al cuore, lasciando segni indelebili.
Una delle parti che ho apprezzato di più si trova a pagina 208: un momento cruciale per il personaggio coinvolto, talmente autentico da sembrare universale
Buona lettura!