Un fantasy, questo, che riesce a parlare di storia affascinando anche chi solitamente non ama il genere storico.
Katherine Arden scrive questo romanzo sdoppiando il periodo della prima guerra mondiale in due realtà: una fantasy e l’altra meramente storica; quella che ancora oggi accende gli animi dei più sensibili.
Quando l’ex infermiera da campo Laura riceve quello che era una piccola parte del bagaglio personale del soldato, nonché suo fratello, Freddie, decide, nonostante sia stata rimpatriata a causa di una ferita di guerra, di arruolarsi nuovamente per mettersi sulla tracce di Freddie che nel frattempo sembra essere scomparso.
Da questo punto in poi la storia si dipana in una serie di eventi tra le Fiandre e il Belgio. Una miscellanea di eventi a cavallo tra il misterioso mondo dei morti e quello dei vivi e, ancora, tra gli agghiaccianti accadimenti della guerra; da qui, con un piano temporale differente ma poco distante il vissuto di Freddie, si spande in mezzo ad un evento che lo segnerà inesorabilmente.
L’arco narrativo che ritroviamo in questo gioiellino letterario conferma la bravura dell’autrice che, in maniera autentica ed eccellente, appunto, ci racconta le tante avventure in cui si è imbattuta scrivendo. Avventure che necessitano di un coraggio che non deve mai vacillare. Occorre fede: quell’accettazione senza prove e che in questa storia si palesa nelle scelte di ogni personaggio.
I personaggi sono tutti ben delineati, affascinanti, alcuni più misteriosi degli altri ma nessuno resta in ombra. Ognuno di loro, attraverso il loro vissuto, ci racconta di tematiche importanti: dalle vittime di guerra ai mutilati rimasti vivi. L’elaborazione del lutto e, poi, quello che un giorno sarebbe divenuto oggetto di studio da parte degli scienziati e dottori di tutto il mondo: e cioè lo stress traumatico post guerra.
Le calde mani degli spiriti è un romanzo bellissimo ben rappresentato fin dalla copertina. La freelance e cover designer Barbara Di Landro si è affidata alla fotografa Alexandra Bochkareva e vi suggeriamo una visita al suo sito: alexandrabochkareva.com
Buona lettura!